Legge sull’elettricità

Votazione popolare – Legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili

Di cosa si tratta?

Il 6 ottobre 2017 la Svizzera ha ratificato l’accordo di Parigi e ha annunciato la riduzione delle sue emissioni di gas serra allo zero netto entro il 2050. Secondo il Consiglio federale e il Parlamento, per poter raggiungere questo obiettivo è necessario dare un massiccio slancio alle energie rinnovabili. Inoltre, la sicurezza dell’approvvigionamento energetico in Svizzera è sotto pressione per svariati motivi. Negli ultimi anni la crisi energetica e la guerra in Ucraina hanno dimostrato quanto rapidamente possa mutare la situazione dell’approvvigionamento e quanto possa essere problematica una forte dipendenza dall’estero. Inoltre, il fabbisogno energetico nei prossimi anni è destinato a salire sensibilmente. Questo anche perché i combustibili fossili, per esempio nel settore della mobilità o del riscaldamento, vengono sostituiti sempre più dall’elettricità. La Svizzera dipende soprattutto in inverno in larga misura dalle importazioni di energia elettrica. Anche i nostri Paesi vicini sono interessati in egual misura dalla crisi energetica e stanno percorrendo essi stessi la strada verso la decarbonizzazione. Per questo motivo le importazioni in futuro sono tutt’altro che garantite.

Nel settembre 2023 il Parlamento ha approvato con grande maggioranza la Legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili (di seguito «Legge sull’elettricità»). Al centro del pacchetto di misure, denominato anche atto mantello, vi sono gli obiettivi di potenziamento generali per le energie rinnovabili (solare, idrica, eolica e biomassa) e misure di potenziamento concrete per la produzione di corrente per l’inverno – sempre con energie rinnovabili. Inoltre, è necessario ridurre mediante aumenti dell’efficienza il consumo di corrente pro capite. Per i cosiddetti impianti di «interesse nazionale» la legge prevede condizioni di pianificazione agevolate. Si tratta di grandi impianti solari ed eolici, che in inverno possono produrre molta corrente. Rispetto a quanto succede ora, questi progetti avranno maggiori possibilità di essere approvati. La legge contiene inoltre 16 progetti concreti per aumentare le capacità di produzione di elettricità negli impianti idroelettrici.

Poiché contro la Legge sull’elettricità è stato lanciato un referendum, il 9 giugno 2024 la popolazione sarà chiamata alle urne.

La nostra posizione

Le aziende del medtech in Svizzera necessitano di un approvvigionamento energetico stabile e sicuro. Le misure che lo rendono più resiliente agli agenti esterni sono pertanto ben accette. Inoltre, Swiss Medtech supporta la decarbonizzazione e si adopera affinché anche il settore del medtech diventi più sostenibile e riduca la sua impronta di carbonio.

Alla luce di questo, Swiss Medtech supporta la Legge sull’elettricità. Questo genera non solo un potenziamento della sicurezza di rete e di approvvigionamento, bensì anche il miglioramento dell’efficienza energetica. Con l’approvazione la Svizzera si rende più indipendente dalle importazioni di corrente elettrica. La proposta prevede inoltre un buon equilibrio tra il potenziamento delle energie rinnovabili e la protezione del paesaggio.

Argomentazioni

Rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento
Il potenziamento delle energie rinnovabili e l’aumento dell’efficienza energetica rafforzano la sicurezza dell’approvvigionamento in Svizzera. Poiché il fabbisogno energetico della Svizzera per effetto dell’elettrificazione continuerà ad aumentare significativamente, la Legge sull’elettricità è un passaggio necessario nella giusta direzione. Colli di bottiglia o persino blackout vanno assolutamente evitati, soprattutto dalla prospettiva delle aziende produttrici di medtech, che devono soddisfare norme rigorose nelle catene di produzione, principalmente in considerazione dei processi di produzione completamente automatizzati o delle catene del freddo. Swiss Medtech supporta pertanto espressamente anche gli obiettivi di potenziamento concreti per la produzione di corrente per l’inverno e la diversificazione con diverse fonti di energia. Questo rende l’approvvigionamento energetico della Svizzera più stabile e resistente.

Ridurre la dipendenza dall’esterno
Agenti esterni, come il guasto delle centrali nucleari in Francia nell’inverno 2022/2023 o la perdurante guerra in Ucraina, mostrano in modo inequivocabile che la sicurezza di approvvigionamento non è scontata. Anche i nostri Paesi vicini sono interessati in egual misura dalla crisi energetica e stanno percorrendo essi stessi la strada verso la decarbonizzazione. Per questo motivo le importazioni in futuro sono tutt’altro che garantite. La Svizzera dipende, soprattutto nei mesi invernali, in larga misura dalle importazioni di elettricità dai Paesi limitrofi. La Svizzera fa quindi bene a potenziare l’approvvigionamento interno e a rendersi quindi più resiliente e indipendente.

Produrre corrente a impatto zero
Swiss Medtech condivide l’obiettivo dell’Accordo di Parigi e supporta il settore della tecnologia medica nel suo processo verso la decarbonizzazione. Per portare le emissioni di CO2 entro il 2050 allo zero netto, i combustibili fossili nei trasporti, nel riscaldamento e nel settore industriale devono essere sostituiti con energia pulita. Il potenziamento delle energie rinnovabili previsto nella Legge sull’elettricità è pertanto corretto e importante. A questo potenziamento si contrappongono gli interessi della protezione della natura e del paesaggio. La proposta contiene un buon equilibrio tra il potenziamento delle energie rinnovabili e la protezione del paesaggio, soprattutto in considerazione del fatto che ogni singolo progetto deve essere autorizzato.